giovedì, ottobre 31, 2013
Agevolazioni fiscali per interventi di contenimento dell’inquinamento acustico
giovedì, settembre 19, 2013
Acoustic Scattering Research | LMNts
From Evernote: |
Acoustic Scattering Research | LMNtsClipped from: http://lmnts.lmnarchitects.com/fabrication/acoustic-scattering-research1/ |
Acoustic Scattering Research – The Setup
Acoustic scattering is a measure of how well a surface can spread sound energy evenly in all directions. The concept is simple enough, but achieving the evenness part can be difficult to design for given the complexity of how spaces are shaped, material properties, and how sound behaves. This is why we have acoustic consultants on projects, particularly when performance spaces are involved, because the consultants bring knowledge and familiarity that we as architects likely don't possess. Sometimes this collaboration leads to new questions or proposals that neither party has enough information to properly judge. What better way to get that information then to do some research.
We're currently assisting David T. Bradley at Vassar College with his research into acoustic scattering and will be sharing some of the process and results of that research here on our blog. This collaboration came about after David saw some of the visualizations (1,2) we produced while trying to simulate the behavior of sound with ray-tracing. It turned out that David and his team were building a 3D acoustic goniometer for physically testing acoustic diffusion from surfaces(more about that later).
Our role has been to generate a set of diffusive surfaces for testing. The surface geometry is composed of repeating units that are derived from a pyramid, a common diffuser shape, and David specified a set of parameters to vary: length and width of the pyramids, depth, corner lift pattern, and the distribution pattern.
At this point, we've generated digital versions of 14 surfaces that represent a variety of testing combinations and have also milled out a 24″ diameter physical version of each surface. The next step is for us to run each of the surfaces through our ray-tracing definition and the Vassar team will start analyzing the physical surfaces over the course of the summer.
giovedì, settembre 12, 2013
Classificazione acustica degli edifici in Italia. Cosa è successo negli ultimi 3 anni?
Riporto un interessante articolo che riassume alla perfezione la situazione dell'acustica in edilizia in Italia.
10/09/2013
Nel luglio 2010 è stata pubblicata la norma tecnica UNI 11367, documento che indica un metodo per classificare acusticamente gli edifici in Italia. A febbraio 2013 ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, ha proposto sul sito anit.it un questionario per capire quanto (e se) questo metodo è stato applicato, anche in assenza di specifici limiti di legge.
Attualmente in Italia esiste un decreto, il DPCM 05/12/1997, che definisce i limiti da rispettare per l'isolamento acustico negli edifici. In questa legge sono indicati limiti specifici per:
- il potere fonoisolante apparente (R'w) di ogni muro e ogni solaio tra diverse unità immobiliari
- l'isolamento acustico (D2m,nT,w) delle facciate di ogni stanza dell'unità abitativa
- il livello di rumore di calpestio (L'nw) dei solai di ogni stanza dell'unità abitativa
- il rumore prodotto dagli impianti tecnologici (LASmax, LAeq)
R’w |
≥ 50 dB
|
D2m,nT,w |
≥ 40 dB
|
L’n,w |
≤ 63 dB
|
LASmax |
≤ 35 dBA
|
LAeq |
≤ 35 dBA
|
Classe globale
|
Unità immobiliare “xxx”
| ||||
R’w
|
D2m,nT,w
|
L’nw
|
Lic
|
Lid
| |
Classe III |
III
|
II
|
IV
|
III
|
I
|
È importante evidenziare che ogni classe rappresenta il “valore medio” di uno specifico descrittore (ad esempio la "classe L'nw" è la media logaritmica dei valori di L'nw di ogni stanza abitativa dell'unità immobiliare). Questo significa che la norma UNI 11367 ha un approccio diverso rispetto al DPCM 05/12/1997. I limiti del DPCM devono essere rispettati da ogni singola partizione, le classi della norma UNI 11367 rappresentano invece valori medi.
Quindi attualmente in Italia esiste una legge, il DPCM 05/12/1997, che definisce i limiti da rispettare e vi è una norma, la UNI 11367, non obbligatoria, che propone un metodo per la definizione delle classi acustiche delle unità immobiliari.
A febbraio 2013 ANIT ha proposto un questionario sul sito www.anit.it per definire quanto è stato applicato il metodo della norma UNI 11367 pur in assenza di specifici limiti di legge. Il questionario ha raccolto 1314 risposte. Di seguito sono riportate domande, risposte e alcune considerazioni.
1 - Qual è la tua qualifica? | |
Ingegnere | 47% |
Architetto | 20% |
Geometra | 17% |
Perito Industriale | 10% |
Ph. D. | 2% |
Altro | 4% |
2 - Altra specializzazione | |
Certificatore energetico degli edifici | 38% |
Tecnico competente in acustica ambientale | 19% |
Tecnico competente e certificatore energetico | 13% |
Altri | 30% |
3 - Dove lavori? | |
Studio di progettazione | 76% |
Impresa di costruzione | 4% |
Amministrazione pubblica | 4% |
Produttore di materiali isolanti e sistemi costruttivi | 4% |
Università / Istituto di ricerca | 2% |
Altro | 10% |
4 - In quale parte d'Italia operi principalmente? | |
Nord | 61% |
Centro | 25% |
Sud | 14% |
5 - Hai mai usato la procedura della norma UNI 11367 per la classificazione acustica degli edifici? | |
SI | 8% |
NO | 92% |
6 - Se sì, quante "unità immobiliari" hai classificato acusticamente da luglio 2010 fino ad oggi? |
Considerando tutti gli intervistati che hanno risposto sì alla domanda 5, risulta che in Italia vi sono complessivamente almeno 860 unità immobiliari che sono state classificate. Tra queste il 95% è costituito da unità residenziali. Il restante 5% sono ambienti commerciali, uffici e alberghi. |
7 - Quali sono le principali difficoltà di applicazione della classificazione acustica (scelte multiple) | |
I clienti non hanno alcun interesse a classificare la loro costruzione se non ci sono limiti di legge da rispettare | 839 risposte |
Troppe misurazioni richiedono un forte impegno di denaro e di tempo | 592 risposte |
Ci sono troppe misurazioni da eseguire | 285 risposte |
In alcuni casi è molto difficile eseguire alcune delle misure richieste dalla procedura UNI | 280 risposte |
La procedura per il calcolo delle classi acustiche è troppo complessa | 159 risposte |
Analizzando le risposte al questionario è possibile riportare alcune conclusioni.
La prima, molto semplice, è il fatto che la procedura per la classificazione acustica delle unità immobiliari descritta nella norma UNI 11367 può essere applicata. Molti ritengono che tale procedura è troppo complessa, impone troppe misurazioni e la sua applicazione è sostanzialmente impossibile a causa del troppo impegno richiesto in termini di tempo e denaro. Analizzando però i risultati della domanda n° 6, risulta che in Italia oggi ci sono almeno 860 unità immobiliari che sono già state classificate.
A.N.I.T. "Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico" è una Associazione senza fini di lucro nata nel 1984.
Obiettivi generali dell'Associazione sono la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell'isolamento termico ed acustico nell'edilizia e nell'industria come mezzo per salvaguardare l'ambiente e il benessere delle persone.
Rientrano tra gli scopi dell’Associazione:
• stabilire un centro comune di relazione tra gli associati;
• promuovere la normativa legislativa e tecnica;
• raccogliere, verificare e diffondere le informazioni scientifiche, tecniche e statistiche relative all'isolamento termico e acustico degli edifici;
• effettuare e promuovere ricerche e studi di carattere tecnico, normativo, economico e di mercato
Fanno parte di ANIT:
• 101 Aziende produttrici di materiali e sistemi per l’isolamento termico e acustico
• 129 Soci Onorari (enti pubblici e privati, associazioni, Università, Scuole Edili, ordini professionali, ecc.)
• Professionisti del settore (1300 associati nel 2011)
L'Associazione svolge una intensa attività informativa sulle nuove normative e soluzioni tecnologiche attraverso meeting itineranti, corsi tecnici di approfondimento, la rivista neo-EUBIOS, il proprio sito internet (www.anit.it) e la Newsletter ANIT. Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito www.anit.it
@edilio_it
venerdì, giugno 28, 2013
Competenze tecnici della certificazione energetica, il decreto in Gazzetta
venerdì, maggio 31, 2013
Il DPCM 5/12/97 sui requisiti acustici passivi degli edifici torna in auge a pieno titolo!
Sentenza storica della Corte Costituzionale. Finalmente è stata fatta chiarezza su un provvedimento che aveva generato interpretazioni discordanti tra chi si occupa di acustica in edilizia.
Con la sentenza n.103-2013, La Corte Costituzionale “dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 15, comma 1, lettera c), della legge 4 giugno 2010, n. 96 Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee. Legge comunitaria 2009), sostitutivo dell’art. 11, comma 5, della legge 7 luglio 2009, n. 88 (Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee. Legge comunitaria 2008). Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 22 maggio 2013.“
L’articolo dichiarato illegittimo e il precedente hanno prodotto negli ultimi anni molti dubbi sul permanere dell’effettiva applicabilità del DPCM 5/12/97 e di fatto la maggior parte dei procedimenti relativi ai requisiti acustici passivi è attualmente sospesa o annullata. Inoltre, complice anche la crisi dilagante nel settore dell’edilizia, negli ultimi anni tutte le problematiche relative all’acustica sono state trascurate, se non abbandonate, da parte dei costruttori, dei progettisti e della Pubblica Amministrazione, pur essendo ben presenti “alle orecchie” di chi vive e lavora negli edifici.
Dal seguente link è possibile scaricare la sentenza:
lunedì, maggio 13, 2013
La normativa europea per le macchine movimento terra
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Introduzione
Le macchine da costruzione, per poter essere legalmente immesse sul mercato comunitario, devono rispettare tutte le direttive europee applicabili particolarmente nei settori della sicurezza e della tutela ambientale. Le macchine che non soddisfano questi requisiti non sono conformi e non possono essere immesse sul mercato.
Questa guida ha lo scopo di fornire alcuni elementi immediati per la valutazione della conformità o meno delle macchine e descrive i criteri essenziali che possono essere controllati anche senza una conoscenza tecnica approfondita. Non ha quindi la pretesa di essere onnicomprensiva, ma intende solo accendere una spia di allarme su aspetti specifici di conformità. Ora, qualora una o più di queste spie siano accese, è molto probabile che ci si trovi di fronte ad una macchina non conforme.
L’importazione di macchine non conformi nella Ue, il loro uso e vendita hanno conseguenze dannose. Infatti la presenza di queste macchine comporta una distorsione della concorrenza, determinando perdita di quote di mercato da parte delle aziende che rispettano le regole, di capacità di investimento e competitività. Tutti elementi che alla lunga riducono i volumi occupazionali.
Una macchina non conforme inoltre espone gli operatori a maggiori rischi di infortuni e non rispetta le norme ambientali imposte dall’UE. Il Cece, come associazione riconosciuta dei produttori di macchine da cantiere, sollecita le autorità competenti e tutti gli operatori del settore a collaborare strettamente per eliminare dal mercato dell’Unione europea le macchine non conformi.
I requisiti di conformità
Identificazione marca e costruttore
Tutte le macchine per costruzioni immesse sul mercato europeo devono essere marcate in modo chiaro e permanente in una delle lingue ufficiali dell’Unione con le seguenti indicazioni:
- Nome ed indirizzo del costruttore o del suo legale rappresentante nella Ue (se del caso)
- Marchio CE
- Classificazione della macchina
- Tipo di macchina
- Numero di serie della macchina (se presente)
- Anno di costruzione
- Potenza del motore in kW
- Massa della macchina in kg
Documentazione
Tutte le macchine per costruzioni immesse sul mercato comunitario devono essere accompagnate da una dichiarazione CE di conformità. La dichiarazione CE di conformità per diverse direttive può essere combinata o divisa in più dichiarazioni separate. La dichiarazione...
giovedì, maggio 02, 2013
Acustica delle sale
Servizi offerti
-
Progettazione acustica di ambienti in cui la corretta risposta acustica è di primaria importanza quali auditorium, sale convegni, sale conferenze, teatri, chiese, discoteche, cinema.
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Consulenza e verifica acustica di ambienti in cui l’acustica non rappresenta l’aspetto principale, ma che comunque può incidere sulla qualità della fruizione. A titolo di esempio si possono citare ristoranti, negozi, uffici, sale
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di attesa, supermercati, mense, palestre, ecc.
-
Misure dei descrittori acustici delle sale (Tempo di riverbero, EDT, C50, C80, D50, STI, RASTI, ecc.)
-
Modellizzazione mediante software di simulazione acustica ed elettroacustica delle sale (Ramsete, EASE, Bose Modeler)
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Auralizzazione (simulazione audio mediante ascolto in cuffia del risultato ottenibile)
-
Progettazione elettroacustica degli impianti di amplificazione, diffusione e rinforzo sonoro.
-
Programmazione, regolazione e tartatura dei sistemi di amplificazione e trattamento del suono
-->
- Progettazione e verifica delle opere di insonorizzazione verso gli ambienti confinanti
- Controllo del rumore degli impianti (ventilazione, climatizzazione, ecc.), verifica fonometrica e piano di bonifica
- Progettazione e realizzazione di sistemi custom di trattamento acustico (fonoassorbenti, trappole per bassi, diffusori, ecc.)
- Fornitura di prodotti commerciali per il trattamento acustico
- Fornitura dei sistemi di amplificazione e trattamento elettroacustico del suono
Oslo Opera House
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PER UN PREVENTIVO CHIAMACI AL 0546-046146 O INVIA UN’EMAIL A info@noisetronic.it
Urbanistica, i limiti discrezionali alla zonizzazione acustica
La zonizzazione acustica deve sottostare ai limiti relativi alla discrezionalità dell’attività di pianificazione per la classificazione acustica delle diverse aree del territorio interessate.
La classificazione acustica deve essere contemperata con la destinazione d’uso delle aree, è quanto ha stabilito la Sezione I del Tribunale Amministrativo della Regione Puglie, Sede di Lecce, con sentenza del 5 marzo 2013, n. 467.
Il riferimento normativo per la zonizzazione acustica risiede nella legge quadro sull’inquinamento acustico 26 ottobre 1995, n. 447, che con il 1° comma dell’art. 4, demanda alle Regioni la definizione dei criteri in base ai quali i comuni procedono alla classificazione del proprio territorio nelle zone previste dalle vigenti disposizioni per l’applicazione dei valori di qualità, specificando che questa classificazione deve comunque tener conto delle preesistenti destinazioni d’uso del territorio.
Il medesimo provvedimento stabilisce anche il divieto di contatto diretto di aree, anche appartenenti a comuni confinanti, quando tali valori si discostano in misura superiore a 5 dBA di livello sonoro equivalente misurato secondo i criteri generali stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 1991.
Qualora nell’individuazione delle aree nelle zone già urbanizzate non sia possibile rispettare tale vincolo a causa di preesistenti destinazioni di uso, si prevede l’adozione dei piani di risanamento acustico.
L’operazione di classificazione acustica non può essere condotta solo sul piano teorico-programmatico, ma, come impone la citata norma di riferimento è necessario tenere in debita considerazione la destinazione d’uso territoriale preesistente e la natura delle attività umane ed economiche concretamente insediate sul territorio quando la zona risulta di fatto urbanizzata.
Il procedimento di zonizzazione acustica deve partire dalla considerazione che la qualificazione e il dimensionamento delle zone in cui il territorio viene suddiviso sono condizionati in misura determinante dalla tipologia delle sorgenti sonore presenti nelle zone stesse, dai livelli di rumore prodotti e dallo spazio occorrente per garantirne un adeguato abbattimento dei rumori.
La diminuzione dei livelli di rumore, pur se agevolata ed accentuata dall’eventuale installazione di strumenti idonei a tale scopo, interviene progressivamente in relazione alla distanza dalla fonte delle emissioni.
lunedì, marzo 18, 2013
Pannelli fonoisolanti per impianti, macchinari, ecc.
http://www.fonoassorbenti.biz/IFI-AKMESL1-Akustik-Metal-Slik-Art.1.html |
http://www.fonoassorbenti.biz/IFI-AKMESL5-Akustik-Metal-Slik-Art.5.html?pop=0 |
http://www.fonoassorbenti.biz/MFI-BUGPOLGOM-Bugnati-in-poliuretano-gommapiombo.html?pop=0 |
Ulteriori informazioni qui:
http://www.fonoassorbenti.biz/Industria/Fonoisolanti/10.html